Da: Yogani
Data: Martedi 25 Novembre 2003 ore 0:12
Data: Martedi 25 Novembre 2003 ore 0:12
D: Penso di essermi addormentato durante la meditazione,
sebbene non mi sembra di avere perso
consapevolezza. Sembrava che fossi sveglio, ma privo del senso del tempo o di
altro. Poi mi sono reso conto che la testa era sul petto e ho guardato
l’orologio. Erano trascorsi trenta minuti. Mi sentivo un po’ barcollante,
instabile e non me la sentivo di alzarmi, così mi sono sdraiato per un pochino.
Poi mi sono sentito bene. Ero addormentato?
R: Nessuna esperienza sensoriale, nessun mantra, nessun
pensiero, ma conscio interiormente – eri addormentato? Probabilmente no.
Talvolta la meditazione produce una condizione simile al sonno, come quella che
hai descritto, ma i parametri fisiologici sono diversi. Il metabolismo rallenta
maggiormente che nel sonno. Il battito
cardiaco e la respirazione sono molto più lenti che nel sonno, quasi si
fermano. Il corpo e la mente raggiungono uno stato di completo silenzio,
sebbene si rimanga svegli. Durante la meditazione il livello di riposo è più
profondo che nel sonno. Si tratta di un riposo diverso che rimuove le impurità,
le ostruzioni alla consapevolezza che il sonno non può raggiungere. Tuttavia la
meditazione non è un sostituto del sonno che ha le proprie dinamiche nel ciclo
quotidiano di ringiovanimento.
Le persone che meditano
per anni possono avere meno necessità di dormire, a seguito della purezza
accumulata nel loro sistema nervoso. Non è che la meditazione rimpiazzi il
sonno. Significa che il corpo e la mente si sono gradualmente purificati nel
tempo, ed il corpo necessita una minore purificazione durante il suo ciclo di
sonno quotidiano.
E’ la purezza che emerge a lungo termine dalla meditazione e
dalle altre pratiche avanzate di Yoga che generalmente riducono la necessità di
riposo. Nel tempo la consapevolezza
rimane presente per ventiquattro ore al giorno. Quindi le attività quotidiane,
i sogni ed il sonno profondo sono come un film proiettato sullo schermo della
nostra consapevolezza silenziosa ed estatica. In questa condizione non siamo
più addormentati. Questo è il tipo di libertà e felicità che ognuno è in grado
di ottenere naturalmente – un nostro inalienabile diritto di nascita.
Hai fatto bene a sdraiarti al termine della meditazione
finchè non ti sei sentito di alzarti in uno stato di chiarezza. Questa è
un’altra circostanza nella quale è richiesto un riposo extra dopo la
meditazione. Una notevole purificazione è avvenuta durante la meditazione.
Possono avvenire molti diversi tipi di esperienze durante la meditazione che
spaziano dal sublime al ridicolo. Fa tutto parte del medesimo processo di
pensare al mantra con semplicità e lasciare che operi. Quindi avviene la
purificazione. Permettiamo che accada. Poi, quando ne siamo consapevoli,
torniamo al mantra e permettiamo che la mente si immerga nuovamente. Questo
procedimento, effettuato due volte al giorno per venti minuti ciascuna,
trasformerà gradualmente la tua vita nella beatitudine. Ricordati di
considerare qualsiasi esperienza accada, anche quando non ripeti il mantra, come
parte del tuo tempo di meditazione. Ogniqualvolta accada qualcosa di simile e
tu superi il tempo stabilito per la meditazione, assicurati di dedicare il
tempo appropriato per riposare al termine della sessione di meditazione. Se mantieni
equilibrata la tua meditazione con la giusta quantità di riposo al termine
della stessa, ti alzerai sentendoti ristorato e pronto per l’attività.
Il guru è in te.