Le lezioni in lingua originale sono disponibili al seguente link:
http://www.aypsite.org/MainDirectory.html

mercoledì 17 settembre 2014

Lezione 30 - Meditazione: Domanda e Risposta - Alimentazione

Da: Yogani
Data: Giovedi 4 Dicembre 2003 ore 16:25


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

 
D:  La mia meditazione migliorerà se diventerò vegetariano?

R: Solamente se senti una inclinazione spontanea in tal senso. Generalmente l'alimentazione forzata non è la migliore alimentazione, in quanto introduce stress ed auto giudizio. Non appena il corpo ha una possibilità, corre subito all'alimentazione precedente. Questo è il motivo per cui i programmi di regimi alimentari  difficilmente funzionano a lungo termine. E' qualcosa che deve provenire da dentro.
Se mediterai regolarmente, scoprirai che nel tempo sarai attirato verso una alimentazione più leggera e nutriente. Le tue preferenze cambieranno con naturalezza. Seguile. Il corpo sa ciò che serve a sostenere il processo di purificazione favorito dalla meditazione. Con l'accrescere della pura beatitudine della coscienza, le abitudini alimentari muteranno di conseguenza. 
"Leggero e nutriente" sono le indicazioni alimentari che troverai qui nelle lezioni. "Leggero" per aiutare una facile pulizia del sistema nervoso, tramite le pratiche avanzate yoga. "Nutriente" per aiutare il corpo a restare in buona salute. Di solito troppo leggero non è nutriente. E troppo nutriente non è generalmente leggero. L'equilibrio è la chiave. E la meditazione ci condurrà con naturalezza in quella direzione. Preoccuparsi per l'alimentazione non aiuta la meditazione. Così non prendetela troppo sul serio (in inglese "take it easy") e meditate due volte al giorno. Se lo farete, l'alimentazione si prenderà cura di se' stessa.

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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martedì 16 settembre 2014

Lezione 29 - Meditazione Domanda e Risposta: Alcol, tabacco e droghe

Da: Yogani
Data: Giovedi 4 Dicembre 2003 ore 13:04 

 
Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

 
D:  Quando torno a casa da lavoro, mi fa piacere bere un drink. Ciò non sembra funzionare bene prima della meditazione e non mi sento così bene anche dopo la meditazione. Il bere e la meditazione sono incompatibili?

R: La meditazione si riferisce alla coltivazione di purezza profonda  nel sistema nervoso. Molti risultati positivi nella vita provengono da ciò. E' ovvio che assumere sostanze che ritardano la purificazione del sistema nervoso, non aiuta il processo meditativo.
Questa non è una lezione morale. È buon senso. Ancora più importante, è esperienziale. Se qualcosa ci fa sentire male,  smetteremo di farla. Può darsi che un drink o due prima di iniziare la meditazione, ci abbiano dato del sollievo dalle tensioni della vita. Ha attenuato le nostre percezioni, Le ha alterate in qualche modo per darci una sensazione temporanea di benessere. Dopo aver iniziato a meditare, l'esperienza cambia. La pace, la felicità, e la chiarezza che scopriamo provenire dal nostro interno, sono piuttosto differenti dai temporanei stati artificiali nei quali  siamo stati coinvolti in precedenza. Non c'è paragone tra i due e noi iniziamo ad avere una prospettiva diversa. Il piacere transitorio di bere perde il suo splendore, se paragonato ai gioiosi risultati permanenti della meditazione.
Nuovamente, questa non è una lezione morale. Non è un "Tu non devi". È sempre una tua scelta. Se la tua scelta  e di avere di più nella vita, di intraprendere il sentiero della meditazione  e altre pratiche avanzate yoga, sarà un gioco da ragazzi. L'esperienza crescente di pura beatitudine della coscienza cambierà il tuo atteggiamento verso l'alcol. Dai una possibilità alla pratica regolare della meditazione e le cose che non sono buone per te tenderanno a scomparire spontaneamente nel tempo. Oltre all'alcol,  la gente trova che le stesse cose accadono con le droghe ricreative, tabacco e perfino con la caffeina. Non ci sono regole - solo la crescita della pura coscienza di beatitudine, la nostra vera natura. Tutto quello che dobbiamo fare è meditare due volte al giorno ed ascoltare quello che il nostro silenzio interiore ci dice. Sapremo cosa fare.
È una storia diversa quella delle medicine regolarmente prescritte dal medico. Relativamente a queste, seguite le istruzioni  del medico. Se pensate che una medicina  che prendete stia interferendo con la meditazione, parlatene con il dottore. Verificate se c'è un modo per soddisfare sia le necessità mediche che quelle meditative. 

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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lunedì 15 settembre 2014

Lezione 28 - Meditazione : Domanda e Risposta - Diventerò un debole con la meditazione?

Da: Yogani
Data: Mercoledi 3 Dicembre 2003 ore 16:08


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: i miei dipendenti mi dicono che sono meno irritabile. Non sono sicuro che questa sia una cosa positiva. Diventerò un debole a causa della meditazione?

R: è improbabile. Diventerai molto più forte a causa della meditazione. Ciò significa diventare ciò che sei ad un livello più fondamentale. Allo stesso tempo, ti impegnerai sempre meno in comportamenti dannosi e tensione. Sarai meno irritabile e sarai più  risoluto, ma con calma, relativamente alle cose che per te sono importanti. Le persone hanno già notato qualcosa. Questa è una cosa buona. Ti troverai in una condizione migliore per motivare i tuoi dipendenti, in quanto agirai maggiormente da un livello di forza interiore piuttosto che da un livello di rabbia e tensione.
Naturalmente c'è la convinzione  che la tensione sia necessaria per motivare le persone, specialmente negli affari. Si dice che "il timore sia il grande motivatore". La paura è un incentivo. Ma è utile solo se stimola le persone ad ottenere una maggiore realizzazione di verità interiore, che comprende la crescita oltre la portata della paura. Se la paura non ci motiva a trovare la verità, allora è solo una faticaccia, una ruota senza fine di miseria. Nessuno vuole realmente essere su quella ruota, nemmeno quelli che la stanno girando, che la ruotano per gli altri. Fino ad ora, ci può essere sembrato che non ci fosse un'alternativa. Ma esiste e le cose possono cambiare. Immergiti quotidianamente nella meditazione, scenderai dalla ruota ed aiuterai pure gli altri a scendere. Scoprirai che gli affari e tutta la vita sono molto più appaganti con lo svanire dell'irritabilità.
L'irritabilità svanisce mentre cresce la pura beatitudine della coscienza. Ed allora non ci saranno più i limiti a  ciò che potrai realizzare.

Il guru è in te.
  Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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domenica 14 settembre 2014

Lezione 27 - Meditazione: Domanda e Risposta - Localizzazione del mantra durante la meditazione

Da: Yogani
Data: Mercoledi 3 Dicembre 2003 ore 00:08

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Devo pensare al mantra in posti specifici nel corpo? Talvolta gravita all'interno di alcune ubicazioni fisiche  dentro di me.

R: No, deliberatamente non localizziamo il mantra fisicamente. Questa è una domanda sottile, perché il mantra possiede una qualità liberatoria che risveglia il sistema nervoso secondo determinate modalità che sono state  discusse, quando è stata  posta la domanda relativamente alla qualità vibratoria del mantra. Così potrebbe essere sperimentato in qualche punto o in un altro, come hai detto. Ma non lo favoriamo. Continuiamo sempre con la semplice procedura di utilizzare il mantra.
Nei suoi ambiti più sottili, il sistema nervoso è come un diapason, piuttosto come una moltitudine di diapason, con solo alcuni diapason che armonizzano le vibrazioni di tutti gli altri. Il mantra risuona con questi pochi diapason principali. Successivamente intensificheremo il mantra per allargare l'influenza di questo effetto diapason. Il risultato sarà di ottenere un  silenzio interiore più ampio, profondo, inamovibile che sarà sperimentato come pura coscienza  di beatitudine che salirà dentro di noi. Va bene se capita  di localizzare il mantra in posti  specifici. Non ci opponiamo e nemmeno lo incoraggiamo. Proprio come consentiamo al mantra di sistemarsi a livelli di sempre maggiore tranquillità, allo stesso modo lasciamo che si esprima ovunque nel corpo con naturalezza. E va bene anche se non si presenta in posti specifici. Non sono localizzazioni fisiche. Il mantra risuona con naturalezza secondo  il complesso  processo di purificazione che avviene dentro di noi mentre meditiamo. Tutto quello che dobbiamo fare è di seguire la semplice procedura di pensare al mantra con semplicità, e  richiamarlo nuovamente alla mente quando ci rendiamo conto di non pensarlo più.
Un'altra ragione per la quale questa domanda relativa alla ubicazione del mantra è sottile, è che presto parleremo del pranayama e replicheremo una forma  di respirazione avanzata prima di ogni sessione di meditazione. Ciò comporterà il movimento dell'attenzione in un modo specifico attraverso il corpo fisico, in concerto con il respiro. Utilizzeremo due pratiche in successione: pranayama e meditazione. Ognuna delle due è diversa dall'altra nella procedura. Come vedrete, si complementeranno reciprocamente in maniera significativa. Ciò sarà l'inizio di una integrazione fondamentale  di pratiche avanzate di yoga. Ogni parte sarà effettuata in maniera indipendente. E quando questi due metodi saranno effettuati in successione, inizierà  ad avvenire una integrazione dentro di noi. L'intero sarà più grande della somma delle parti.  Invece di utilizzare un sentiero naturale al divino dentro di noi (la mente), ne adotteremo due (aggiungendo il respiro). Insieme queste modalità trasformeranno il sistema nervoso ad una velocità maggiore. Ciò si rifletterà in una maggiore purificazione con le esperienze correlate ad essa. Questo processo di integrazione delle pratiche si espanderà gradualmente, fino ad abbracciare più pienamente tutti i sentieri naturali che ci conducono all'interno tramite noi. Ciò ci porta ad esprimere in modi sempre più dinamici una pura coscienza di beatitudine. Questa integrazione di pratiche èun processo sottile, simile a suonare uno strumento musicale. Dobbiamo essere in grado di fare una cosa alla volta e fare una cosa diversa in un altro momento. Con un po' di pratica, faremo molte cose diverse allo stesso tempo. Fa tutto parte di un rivelarsi spontaneo dentro di noi e le stesse pratiche diventeranno naturali ed automatiche nel tempo. I risultati che sperimenterete non possono essere descritti  a parole, tranne forse con la poesia. Dovete recarvi là e sperimentare voi stessi. E' la vera "frontiera finale". E' il cosmo glorioso, e voi siete il portone.

Il guru è in te.
  
Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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