Le lezioni in lingua originale sono disponibili al seguente link:
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sabato 25 ottobre 2014

Lezione 31 - Meditazione Domanda e Risposta - Assaporare i grandi spazi all'aperto

Da: Yogani
Data: Venerdi 5 Dicembre 2003 ore 12:42


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"


D: Lo scorso weekend siamo andati in montagna e ho meditato all'aperto,  affacciandomi su di una ampia valle. E' stato bello e la meditazione è stata meravigliosa.  La beatitudine si è mescolata con la leggera aria di montagna. C'è beneficio nel meditare all'aperto in bei posti?

R: C'è un grande beneficio nello stare all'aperto in bei posti, ma non necessariamente nel meditare là. Sapere apprezzare la profonda bellezza della natura, è la gioia più grande nella vita. Per quale scopo più grande potremmo essere qui, se non per godere dell'infinito mare di armonia dentro ed intorno a noi? La meditazione regolare, coltiva gradualmente la nostra capacità insita di apprezzare la bellezza della vita.

Ma ricordiamo quello che facciamo durante la meditazione. Raccogliamo con facilità il mantra e lo lasciamo andare ovunque voglia. Poi lo raccogliamo nuovamente, quando ci rendiamo conto di averlo perso. Seguiamo questa procedura per venti minuti, due volte al giorno. Non meditiamo per una particolare esperienza, mentre lo facciamo. Il processo di purificazione ha il suo modo di procedere. Non possiamo dirigerlo o predirlo. Effettuiamo la facile procedura meditativa e lasciamo che accada.
Così, praticare la procedura meditativa non è relativa al sedersi sulla cima di una montagna o in un'altro posto particolare, eccetto che che per avvantaggiarsi del migliore posto che abbiamo a disposizione al tempo della meditazione, dove avremo le minori distrazioni.
Gesù ha detto: "Andate a pregare nella vostra stanza privata".
Questa è l'idea. La meditazione è un processo interiore, così ci ritiriamo per effettuarla.

Se siamo in aereo, in una stanza d'attesa, sulla cima di una montagna, possiamo non avere scelta, così facciamo il meglio che possiamo e meditiamo lì. Come discusso in precedenza, può essere fatto facilmente. Tuttavia, non andiamo a sederci all'aperto sulla cima di una montagna, allo scopo di meditare. E' molto meglio stare in un locale tranquillo. Quindi possiamo meditare, rivolgendoci all'interno, con il minimo stimolo dei sensi esterni.  Successivamente possiamo andare fuori ed apprezzare la grande vista della valle sottostante, dopo esserci imbevuti delle qualità percettivo-illuminanti della pura beatitudine della coscienza. Se lo desiderate, allora chiudete gli occhi, e siate uno con la gloria della natura intorno a voi. Assaporatela!
La meditazione rappresenta una preparazione per arricchire l'esperienza di qualsiasi altra cosa. Significa ritirarsi dal mondo esteriore verso la pura beatitudine della coscienza all'interno, affinchè possiamo tornare e conoscere il mondo esteriore secondo una modalità più raffinata. Se proviamo a mescolare la nostra pratica meditativa, mentre sperimentiamo contemporaneamente il mondo esteriore, il risultato non sarà ottimale. Innanzi tutto procediamo all'interno. Poi ci rivolgiamo all'esterno.  La nostra meditazione non richiede che proviamo ad essere contemporaneamente dentro e fuori. Quello stato dell'essere sia dentro che fuori contemporaneamente, verrà naturalmente con la pratica costante della meditazione. Essere dentro e fuori allo stesso tempo non rappresenta la pratica meditativa, ma i frutti della stessa.

Traete ispirazione dalla bellezza della natura. Sappiate che potrete sperimentare la natura secondo modalità sempre più raffinate, come risultato della pratica quotiana della meditazione. Utilizzate l'ispirazione per raddoppiare il vostro impegno verso la pratica quotidiana. Poi, nel tempo, conoscerete la natura in un modo che vi scioglierà in beatitudine. Allora la vostra condizione naturale sarà di stare dentro e fuori contemporaneamente. Diventerete i grandi spazi all'aperto.
Questi sono i frutti del vero yoga e della vera religione. Questa è l'illuminazione.

Il guru è in te. 


Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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mercoledì 17 settembre 2014

Lezione 30 - Meditazione: Domanda e Risposta - Alimentazione

Da: Yogani
Data: Giovedi 4 Dicembre 2003 ore 16:25


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

 
D:  La mia meditazione migliorerà se diventerò vegetariano?

R: Solamente se senti una inclinazione spontanea in tal senso. Generalmente l'alimentazione forzata non è la migliore alimentazione, in quanto introduce stress ed auto giudizio. Non appena il corpo ha una possibilità, corre subito all'alimentazione precedente. Questo è il motivo per cui i programmi di regimi alimentari  difficilmente funzionano a lungo termine. E' qualcosa che deve provenire da dentro.
Se mediterai regolarmente, scoprirai che nel tempo sarai attirato verso una alimentazione più leggera e nutriente. Le tue preferenze cambieranno con naturalezza. Seguile. Il corpo sa ciò che serve a sostenere il processo di purificazione favorito dalla meditazione. Con l'accrescere della pura beatitudine della coscienza, le abitudini alimentari muteranno di conseguenza. 
"Leggero e nutriente" sono le indicazioni alimentari che troverai qui nelle lezioni. "Leggero" per aiutare una facile pulizia del sistema nervoso, tramite le pratiche avanzate yoga. "Nutriente" per aiutare il corpo a restare in buona salute. Di solito troppo leggero non è nutriente. E troppo nutriente non è generalmente leggero. L'equilibrio è la chiave. E la meditazione ci condurrà con naturalezza in quella direzione. Preoccuparsi per l'alimentazione non aiuta la meditazione. Così non prendetela troppo sul serio (in inglese "take it easy") e meditate due volte al giorno. Se lo farete, l'alimentazione si prenderà cura di se' stessa.

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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martedì 16 settembre 2014

Lezione 29 - Meditazione Domanda e Risposta: Alcol, tabacco e droghe

Da: Yogani
Data: Giovedi 4 Dicembre 2003 ore 13:04 

 
Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

 
D:  Quando torno a casa da lavoro, mi fa piacere bere un drink. Ciò non sembra funzionare bene prima della meditazione e non mi sento così bene anche dopo la meditazione. Il bere e la meditazione sono incompatibili?

R: La meditazione si riferisce alla coltivazione di purezza profonda  nel sistema nervoso. Molti risultati positivi nella vita provengono da ciò. E' ovvio che assumere sostanze che ritardano la purificazione del sistema nervoso, non aiuta il processo meditativo.
Questa non è una lezione morale. È buon senso. Ancora più importante, è esperienziale. Se qualcosa ci fa sentire male,  smetteremo di farla. Può darsi che un drink o due prima di iniziare la meditazione, ci abbiano dato del sollievo dalle tensioni della vita. Ha attenuato le nostre percezioni, Le ha alterate in qualche modo per darci una sensazione temporanea di benessere. Dopo aver iniziato a meditare, l'esperienza cambia. La pace, la felicità, e la chiarezza che scopriamo provenire dal nostro interno, sono piuttosto differenti dai temporanei stati artificiali nei quali  siamo stati coinvolti in precedenza. Non c'è paragone tra i due e noi iniziamo ad avere una prospettiva diversa. Il piacere transitorio di bere perde il suo splendore, se paragonato ai gioiosi risultati permanenti della meditazione.
Nuovamente, questa non è una lezione morale. Non è un "Tu non devi". È sempre una tua scelta. Se la tua scelta  e di avere di più nella vita, di intraprendere il sentiero della meditazione  e altre pratiche avanzate yoga, sarà un gioco da ragazzi. L'esperienza crescente di pura beatitudine della coscienza cambierà il tuo atteggiamento verso l'alcol. Dai una possibilità alla pratica regolare della meditazione e le cose che non sono buone per te tenderanno a scomparire spontaneamente nel tempo. Oltre all'alcol,  la gente trova che le stesse cose accadono con le droghe ricreative, tabacco e perfino con la caffeina. Non ci sono regole - solo la crescita della pura coscienza di beatitudine, la nostra vera natura. Tutto quello che dobbiamo fare è meditare due volte al giorno ed ascoltare quello che il nostro silenzio interiore ci dice. Sapremo cosa fare.
È una storia diversa quella delle medicine regolarmente prescritte dal medico. Relativamente a queste, seguite le istruzioni  del medico. Se pensate che una medicina  che prendete stia interferendo con la meditazione, parlatene con il dottore. Verificate se c'è un modo per soddisfare sia le necessità mediche che quelle meditative. 

Il guru è in te.

Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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lunedì 15 settembre 2014

Lezione 28 - Meditazione : Domanda e Risposta - Diventerò un debole con la meditazione?

Da: Yogani
Data: Mercoledi 3 Dicembre 2003 ore 16:08


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: i miei dipendenti mi dicono che sono meno irritabile. Non sono sicuro che questa sia una cosa positiva. Diventerò un debole a causa della meditazione?

R: è improbabile. Diventerai molto più forte a causa della meditazione. Ciò significa diventare ciò che sei ad un livello più fondamentale. Allo stesso tempo, ti impegnerai sempre meno in comportamenti dannosi e tensione. Sarai meno irritabile e sarai più  risoluto, ma con calma, relativamente alle cose che per te sono importanti. Le persone hanno già notato qualcosa. Questa è una cosa buona. Ti troverai in una condizione migliore per motivare i tuoi dipendenti, in quanto agirai maggiormente da un livello di forza interiore piuttosto che da un livello di rabbia e tensione.
Naturalmente c'è la convinzione  che la tensione sia necessaria per motivare le persone, specialmente negli affari. Si dice che "il timore sia il grande motivatore". La paura è un incentivo. Ma è utile solo se stimola le persone ad ottenere una maggiore realizzazione di verità interiore, che comprende la crescita oltre la portata della paura. Se la paura non ci motiva a trovare la verità, allora è solo una faticaccia, una ruota senza fine di miseria. Nessuno vuole realmente essere su quella ruota, nemmeno quelli che la stanno girando, che la ruotano per gli altri. Fino ad ora, ci può essere sembrato che non ci fosse un'alternativa. Ma esiste e le cose possono cambiare. Immergiti quotidianamente nella meditazione, scenderai dalla ruota ed aiuterai pure gli altri a scendere. Scoprirai che gli affari e tutta la vita sono molto più appaganti con lo svanire dell'irritabilità.
L'irritabilità svanisce mentre cresce la pura beatitudine della coscienza. Ed allora non ci saranno più i limiti a  ciò che potrai realizzare.

Il guru è in te.
  Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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domenica 14 settembre 2014

Lezione 27 - Meditazione: Domanda e Risposta - Localizzazione del mantra durante la meditazione

Da: Yogani
Data: Mercoledi 3 Dicembre 2003 ore 00:08

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Devo pensare al mantra in posti specifici nel corpo? Talvolta gravita all'interno di alcune ubicazioni fisiche  dentro di me.

R: No, deliberatamente non localizziamo il mantra fisicamente. Questa è una domanda sottile, perché il mantra possiede una qualità liberatoria che risveglia il sistema nervoso secondo determinate modalità che sono state  discusse, quando è stata  posta la domanda relativamente alla qualità vibratoria del mantra. Così potrebbe essere sperimentato in qualche punto o in un altro, come hai detto. Ma non lo favoriamo. Continuiamo sempre con la semplice procedura di utilizzare il mantra.
Nei suoi ambiti più sottili, il sistema nervoso è come un diapason, piuttosto come una moltitudine di diapason, con solo alcuni diapason che armonizzano le vibrazioni di tutti gli altri. Il mantra risuona con questi pochi diapason principali. Successivamente intensificheremo il mantra per allargare l'influenza di questo effetto diapason. Il risultato sarà di ottenere un  silenzio interiore più ampio, profondo, inamovibile che sarà sperimentato come pura coscienza  di beatitudine che salirà dentro di noi. Va bene se capita  di localizzare il mantra in posti  specifici. Non ci opponiamo e nemmeno lo incoraggiamo. Proprio come consentiamo al mantra di sistemarsi a livelli di sempre maggiore tranquillità, allo stesso modo lasciamo che si esprima ovunque nel corpo con naturalezza. E va bene anche se non si presenta in posti specifici. Non sono localizzazioni fisiche. Il mantra risuona con naturalezza secondo  il complesso  processo di purificazione che avviene dentro di noi mentre meditiamo. Tutto quello che dobbiamo fare è di seguire la semplice procedura di pensare al mantra con semplicità, e  richiamarlo nuovamente alla mente quando ci rendiamo conto di non pensarlo più.
Un'altra ragione per la quale questa domanda relativa alla ubicazione del mantra è sottile, è che presto parleremo del pranayama e replicheremo una forma  di respirazione avanzata prima di ogni sessione di meditazione. Ciò comporterà il movimento dell'attenzione in un modo specifico attraverso il corpo fisico, in concerto con il respiro. Utilizzeremo due pratiche in successione: pranayama e meditazione. Ognuna delle due è diversa dall'altra nella procedura. Come vedrete, si complementeranno reciprocamente in maniera significativa. Ciò sarà l'inizio di una integrazione fondamentale  di pratiche avanzate di yoga. Ogni parte sarà effettuata in maniera indipendente. E quando questi due metodi saranno effettuati in successione, inizierà  ad avvenire una integrazione dentro di noi. L'intero sarà più grande della somma delle parti.  Invece di utilizzare un sentiero naturale al divino dentro di noi (la mente), ne adotteremo due (aggiungendo il respiro). Insieme queste modalità trasformeranno il sistema nervoso ad una velocità maggiore. Ciò si rifletterà in una maggiore purificazione con le esperienze correlate ad essa. Questo processo di integrazione delle pratiche si espanderà gradualmente, fino ad abbracciare più pienamente tutti i sentieri naturali che ci conducono all'interno tramite noi. Ciò ci porta ad esprimere in modi sempre più dinamici una pura coscienza di beatitudine. Questa integrazione di pratiche èun processo sottile, simile a suonare uno strumento musicale. Dobbiamo essere in grado di fare una cosa alla volta e fare una cosa diversa in un altro momento. Con un po' di pratica, faremo molte cose diverse allo stesso tempo. Fa tutto parte di un rivelarsi spontaneo dentro di noi e le stesse pratiche diventeranno naturali ed automatiche nel tempo. I risultati che sperimenterete non possono essere descritti  a parole, tranne forse con la poesia. Dovete recarvi là e sperimentare voi stessi. E' la vera "frontiera finale". E' il cosmo glorioso, e voi siete il portone.

Il guru è in te.
  
Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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giovedì 28 agosto 2014

Lezione 25 - Meditazione: Domanda e Risposta - Gli effetti della Meditazione in situazioni molto stressanti

Da: Yogani
Data: Martedi 2 Dicembre 2003 ore 16,41

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"


D: Sto affrontando un divorzio difficile. La meditazione mi aiuterà a superarlo?
 
R: Sì lo farà, ma tieni presente che la meditazione  non è un cerotto ideato per affrontare solo le crisi imminenti. Si tratta di una pratica a lungo termine che ha molti vantaggi. Uno di questi è lo sviluppo di una crescente tolleranza verso le situazioni di stress elevato. Quindi, la meditazione ti aiuterà nella tua situazione attuale, ma nel tempo la pratica regolare ti renderà più resistente a situazioni di stress elevato.
Perché è così? È un fenomeno interessante e osservabile, connesso al graduale aumento della pura beatitudine della coscienza
nel sistema nervoso. Mentre meditiamo, scopriamo nel corso del tempo, che c'è più "silenzio" in noi. Non è che diventiamo silenziosi nella nostra vita esteriore. Agli occhi degli altri sembreremo sempre gli stessi, forse solo un po' più calmi. Ma di dentro siamo più quieti. Non vagheremo casualmente nei nostri pensieri, sentimenti e reazioni fisiche interiori come prima. Meno stridore, sapete. Questa esperienza del silenzio interiore continua a crescere, mentre continuiamo a meditare ogni giorno per settimane, mesi e anni. Mentre ciò accade, ci accorgiamo che gli sconvolgimenti della vita quotidiana non ci disturbano tanto. Alcune cose che ci turbavano in passato, non lo fanno più. Diventiamo saldi internamente. Se c'è un evento improvviso, come una esplosione, che in passato ci faceva saltare, adesso potrebbe neanche farci muovere. La sperimenteremo da un qualche posto dentro di noi che non è coinvolto. Ci passa attraverso, lasciando poche tracce di tensione. Ciò significa che diventiamo freddi e insensibili? Assolutamente no. Continuiamo a percepire, in realtà diventiamo più compassionevoli, ma non siamo travolti dalle emozioni come lo eravamo prima.

Questo silenzio interiore, questa fermezza interiore sono la cosa fondamentale che non è annullata da situazioni di stress.

Dal punto di vista spirituale, è ben descritto da Gesù quando dice: "Il saggio ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono sulla casa, ed essa non cadde perché era fondata sulla roccia"

Se costruisci la tua casa sulla roccia del tuo silenzio interiore, nulla sarà in grado di portarti fuori equilibrio. Ecco perché la meditazione è una delle migliori terapie conosciute contro lo stress. La meditazione contribuisce a coltivare preventivamente il sistema nervoso onde preservare la buona salute, stabilizzare l'equilibrio ed il silenzio interiore, prima che imperversino le tempeste della vita.

Oltre a questi benefici quotidiani e pratici, il silenzio interiore è anche la base per l'ascesa di estasi divina nel sistema nervoso, per affinare la nostra percezione del mondo che ci circonda in un maniera sublime. L'aumento del silenzio nel sistema nervoso è la prima fase del processo di illuminazione.

Il guru è in te.

  
Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

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