Le lezioni in lingua originale sono disponibili al seguente link:
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domenica 3 gennaio 2016

Lezione 41 : Il Pranayama - La respirazione spinale

Nota: Per vedere le Lezioni Internet originali con le aggiunte visitateAYP Easy Lessons Books. Per le Lezioni Internet ampliate e interattive, i libri e gli audiolibri AYP online, visitate AYP Plus.


Da: Yogani
Data: Giovedi 11 Dicembre, 2003 ore 8:15



Ora inizieremo una pratica avanzata di pranayama che si chiama respirazione spinale. Si compone di diversi componenti e viene effettuato proprio prima delle nostre sessioni quotidiane di meditazione. La procedura di meditazione non cambierà in alcun modo. Prima eseguiamo il nostro pranayama. Poi la nostra meditazione. Sedetevi comodamente con un supporto per la schiena e chiudete gli occhi proprio come fate quando meditate. Ora, tenendo la bocca chiusa, inspirate ed espirate lentamente e profondamente attraverso il naso, ma non allo stremo. Siate rilassati e a vostro agio a questo proposito, respirando lentamente e profondamente senza provare disagio. Non c'è bisogno di essere eroici. Esercitate i vostri muscoli in modo che ogni respiro inizi nella pancia e vi riempia attraverso il petto, fino in cima alle clavicole e poi torna giù lentamente. Successivamente, ad ogni successiva inspirazione, permettete alla vostra attenzione di viaggiare verso l'alto all'interno di un filo piccolo o tubo, che visualizzate che inizi al perineo, proseguendo attraverso il centro della colonna vertebrale su attraverso la radice del vostro cervello fino al centro della testa. Al centro della testa il piccolo nervo fa un giro in avanti, fino al punto che si trova tra le sopracciglia. Con una inspirazione lenta e profonda, lasciate che la vostra attenzione viaggi gradualmente all'interno del nervo, dal perineo fino al punto tra le sopracciglia. Durante l'espirazione, ripercorrete questo percorso dal punto tra le sopracciglia per tutto il tragitto fino al perineo. Poi, tornate fino al punto tra le sopracciglia con la successiva inspirazione e ritornate al perineo con la successiva espirazione, e così via.Iniziate in questo modo la pratica di respirazione spinale per cinque minuti prima delle vostre meditazioni regolari. Non ci alziamo tra il pranayama e la meditazione. Basta rimanere seduti e iniziare la meditazione, quando il tempo del pranayama è scaduto. Senza sforzo, prendetevi un minuto prima di iniziare il mantra, proprio come inizialmente indicato. Una volta che vi sentite a vostro ​​agio nella routine di fare il pranayama e la  meditazione, uno dopo l'altro, aumentate il tempo del pranayama a dieci minuti. Farete dieci minuti di pranayama e venti minuti di meditazione due volte al giorno. Continuate in questo modo.In una settimana o giù di lì, oppure ogni volta che vi sentite stabili con i dieci minuti di pranayama prima della meditazione, aggiungete quanto segue: Nelle espirazioni, permettete che la vostra epiglottide si chiuda abbastanza in modo che ci sia una piccola restrizione dell'aria che esce dai polmoni . Questa pratica si chiama "ujjayi." L'epiglottide è la porta nella gola che chiude automaticamente la trachea, quando trattenete il  respiro o inghiottite. Chiudendola parzialmente quando espirate, udirete un sibilo in gola. Sentitevi a vostro agio in tal senso. Non sforzatevi. Quando aggiungete questa piccola restrizione in gola durante l'espirazione, mantenete il ritmo del respiro lungo e profondo al quale vi siete abituati, . Quando inspirate, consentite alla gola di rilassarsi e di aprirsi più del solito. Non limitare l'aria che entra. Piuttosto, lasciate comodamente spalancata la parte più profonda della gola. Non cambiate il ritmo lento e profondo del respiro che state eseguendo. Tenete la bocca chiusa durante il pranayama. Un'eccezione sarebbe se il naso fosse intasato e non si potesse respirare agevolmente attraverso di esso. In questo caso, usate la bocca.Mentre tutte queste azioni meccaniche possono sembrare complicate all'inizio, diventeranno presto una abitudine mentre le praticate. Una volta che le abitudini meccaniche sono operative, tutto quello che dovete fare durante il Pranayama, è di consentire agevolmente all'attenzione di viaggiare su e giù all'interno del nervo spinale, tramite la respirazione profonda, lenta e automatica. Quando durante la respirazione spinale vi rendete conto che la vostra attenzione è scivolata lontano da questo facile procedimento, tornate ad esso. Senza forzature e senza tensioni. Torniamo agevolmente alle istruzioni di attenzione prescritte per il  pranayama, proprio come torniamo agevolmente al mantra durante la meditazione.Questo pranayama calmerà il sistema nervoso e preparerà un terreno fertile per la meditazione profonda. Con questo inizio di respirazione spinale, stiamo anche ponendo le basi per le pratiche supplementari che permetteranno di migliorare notevolmente il flusso di prana nel corpo. Una volta che abbiamo stabilizzato le pratiche che abbiamo imparato finora, saremo pronti per iniziare a risvegliare delicatamente il grande magazzino di prana vicino alla base della nostra colonna vertebrale. 
Il guru è in te.

Nota: Per informazioni dettagliate sulla respirazione spinale, guardate AYP Spinal Breathing Pranayama book, e AYP Plus

venerdì 1 gennaio 2016

Lezione 39 - Pranayama - Coltivare il suolo del sistema nervoso

Nota: per le Lezioni Internet originali con aggiunte, vedere AYP Easy Lessons Books. Per gli Audiolibri , le lezioni internet ampliate, i libri AYP e altro, vedasi AYP Plus. 

Da: Yogani 
Data: Mercoledì 10 Dicembre 2003 12:21

Nuovi Visitatori: Si consiglia di leggere dall'inizio dell'archivio, come lezioni precedenti sono prerequisito per questo. La prima lezione è:
Perchè questa discussione?"

E' risaputo che quando un amico è agitato, veramente agitato, è bene dirgli di respirare, di fare per un po' inspirazioni ed espirazioni lente e profonde. Questo ha inevitabilmente un effetto calmante sul sistema nervoso, la mente e le emozioni. Come mai? Perché allenta i nervi. La tensione restringe i nostri nervi  e questo limita il flusso di coscienza attraverso di noi. Respirare lentamente e profondamente scioglie i nostri nervi, facilitando il flusso di coscienza attraverso di noi. Ciò ha l'effetto rilassante desiderato. Dire che la coscienza scorre attraverso di noi è un po' una semplificazione eccessiva. Mentre, in realtà, tutto è il flusso della coscienza, è più descrittivo  dire che la "forza vitale" scorre attraverso di noi. Cos'è la forza vitale? E' la prima manifestazione della coscienza nella materia. Si chiama "prana", che significa "prima unità." Nella teoria delle stringhe della fisica moderna, le stringhe di energia minuscole e subatomiche pensate per essere la costruzione di blocchi di ogni cosa nell'universo, potrebbero benissimo essere analoghe al prana. In ogni caso, sappiamo che il prana (la forza vitale) nel corpo umano ha effetti significativi e influenza il nostro sistema nervoso e la nostra esperienza. La meditazione è un modo di influenzare il prana con la mente che prende l'iniziativa. La mente umana deriva da un flusso di energia attraverso i nervi del cervello. Nella meditazione, sistematicamente permettiamo a quell'energia (prana) di tranquillizzarsi e ciò ci porta alla causa di fondo di quella energia. La sperimentiamo come pura beatitudine della coscienza. Nella meditazione, l'attenzione è portata facilmente oltre la mente e al di là del prana. Si tratta di una straordinaria abilità naturale che abbiamo. Oltre alla meditazione, ci sono altri modi di influenzare il prana per facilitare la purificazione del sistema nervoso, al fine di unire la nostra natura interna ed esterna. Come già detto, la gestione del respiro può avere un effetto notevole sulla nostra esperienza. Trattenendo il respiro in un certo modo, possiamo produrre certi effetti prevedibili. Questa è la scienza del "pranayama", che significa, "moderazione del prana." Secondo quello che  facciamo esteriormente, si parla di controllo del respiro. Ma il pranayama è più del semplice  controllo fisico del respiro. Altre azioni  lo sostengono e portano ad approfondire e ampliare gli effetti del respiro. La mente è coinvolta e così lo è il corpo, in modo diverso dal controllo del respiro. Nel loro insieme, queste azioni liberano e coltivano il sistema nervoso in modo da migliorare notevolmente gli effetti della nostra pratica di base della meditazione. Pensate al sistema nervoso come al suolo e la pura beatitudine della coscienza come il seme. Stiamo risvegliando il seme silenzioso attraverso una regolare meditazione quotidiana. Ora coltiveremo il terreno del nostro sistema nervoso in modo che il seme della pura beatitudine della coscienza cresca dentro di noi dinamico e forte. In che modo il respiro influenza il flusso di prana nel corpo? Nel corpo esiste una relazione elettromagnetica tra il respiro, la mente, il flusso di prana e ogni aspetto del nostro funzionamento biologico. Tutti questi sono collegati. È per questo che quando meditiamo, il respiro è automaticamente sommesso e l'intero metabolismo rallenta. Durante il pranayama, abbiamo  rallentato
consapevolmente il respiro e mentalmente lo portiamo lungo un particolare percorso, in tal modo influenziamo il flusso di prana in quel percorso. Si tratta di una sorta di induzione. È come indurre una corrente elettrica in un filo con un magnete. Così, usando il respiro in coordinazione con la mente, siamo in grado di impegnarci in una purificazione selettiva di un canale particolare nel nostro sistema nervoso che svolge un ruolo di primo piano nella crescita dell'illuminazione. Questo canale è il piccolo nervo filiforme che scorre dentro la colonna vertebrale e attraverso il cervello. Si chiama "sushumna." Il pranayama e altre pratiche yoga avanzate si concentreranno nella puruficazione e nell'apertura  di questo nervo. Inizieremo con una tecnica di respirazione che dovrà essere effettuata prima di ogni sessione di meditazione. Quando ci saremo abituati, aggiungeremo nuovi elementi che, passo dopo passo, aumenteranno notevolmente la potenza della nostra pratica. 
Il guru è in te. 
Nota: Per istruzioni dettagliate sul pranayama, vedasi il libro AYP Spinal Breathing Pranayama book, e AYP Plus.

mercoledì 30 dicembre 2015

Lezione 38 - Qual'è la tua linea del tempo (cronologia degli eventi)?

Nota: per le Lezioni internet originali con le aggiunte, si vedano AYP Easy Lessons Books. Per gli Audiolibri ampliati, le Lezioni Internet Internet e altro si veda  AYP Plus.

Da: Yogani 

Data: Martedì 9 Dicembre 2003 03:47 
Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"
 
Abbiamo un piccolo dilemma. Ha a che fare con il tempo. Ora siamo pronti a spostare la discussione alla prossima fase di pratiche yoga avanzate. La domanda è: "siete pronti?""Sì," dite, "Vogliamo leggerle."Il dilemma non è tanto nella lettura. È nell'applicazione delle conoscenze, come fare per questo.Le lezioni che sono scritte qui, sono il risultato di decenni di esperienza nello yoga. Ci vorranno circa sei mesi per descrivervi completamente come eseguire le più importanti pratiche yoga avanzate e quali saranno i loro effetti. Una volta che la scrittura sarà completata, sarete in grado di leggere il tutto in pochi giorni. Ovviamente, non sarebbe opportuno per voi iniziare tutte queste pratiche yoga avanzate, nel medesimo tempo in cui le leggete. Non sarebbe possibile. Ogni fase della pratica richiede un considerevole periodo di acclimatazione, prima di accedere con successo alla fase successiva. Se si cerca di correre prima di essere diventati abbastanza abili a camminare, vi è una forte probabilità di cadere. Questo vale anche per le pratiche yoga avanzate. Una progressione  graduale non è un lusso - è una necessità.Così, questo è il dilemma. Dopo aver ricevuto tutte queste potenti informazioni, come potrete effettuare nel tempo le vostre pratiche in modo adeguato? Tutto si riduce a trovare quella che sarà la vostra unica linea del tempo, il ritmo e l'essere metodico nel processo, facendo attenzione a non fare troppo in una sola volta. Ognuno è diverso e ha una diversa capacità di intraprendere nuove pratiche. Dovrete trovare il vostro ritmo, la vostra linea del tempo che sarà progressiva per voi, ma stabile.La sfida era di scoprire la conoscenza. Qui, la sfida è nell'applicare tale conoscenza nella maniera più rapida possibile, sulla base dell'ispirazione che proverete, e tuttavia senza strafare e cadere giù dal carro, per così dire.In tempi passati si diceva che era meglio ricevere le potenti tecniche spirituali in ritardo di alcune vite, piuttosto che un minuto troppo presto. Le pratiche sono state divulgate parsimoniosamente
per lunghi periodi di tempo su base individuale. Questo si adatta difficilmente con l'era che viviamo oggi, con una gran quantità di informazioni disponibili alle masse, dove, in molti campi, nuove applicazioni di conoscenza sostituiscono quelle più vecchie dopo solo pochi anni.Vi è la necessità di accelerare la trasmissione e l'integrazione della conoscenza di pratiche yoga avanzate. Hanno bisogno di essere semplificate e codificate in modo da portare tale conoscenza nella corrente principale di questa era scientifica. Essa deve essere consegnata al popolo, e il popolo deve decidere come verrà applicata a beneficio pratico per le generazioni presenti e future. Deve accadere  o le modalità di trasmissione delle conoscenze rimarranno nei secoli bui e pochi ne trarranno vantaggio. Il mondo non può più permettersi di essere senza metodi efficaci e liberamente disponibili che rivelino la natura interiore dell'umanità.Ci sono quelli che dicono: "Non gettare le perle ai porci". Duemila anni fa questo poteva essere stato un buon consiglio per chi aveva conoscenza spirituale. Se fossero stati aperti nella sua diffusione, era probabile che sarebbero stati attaccati dalla folla superstiziosa e inferocita, e giustiziati subito dopo.Oggi, abbiamo bisogno di un approccio più aperto. Ci troviamo in un momento importante nella storia. Possiamo continuare a sederci e considerare il genere umano come una plebaglia, come maiali, immeritevoli della conoscenza che li trasformerà? No. L'umanità è più di questo e merita di avere i mezzi per vivere la sua vera natura. E' tempo di cambiare.Siamo sulla soglia di un massiccio spostamento di consapevolezza umana. Le sue conseguenze superano le realizzazione di secoli fa che la terra è rotonda e non piatta, e che il sole è il centro del sistema solare e non la terra. La realizzazione che si verifica nel presente è che l'interno dell'essere umano è il centro dell'esperienza divina, di Dio e della verità. Non è da qualche altra parte. Esperienze esterne, sia che sembrino divine o meno, non sono altro che specchi dell'esperienza interna dell'essere umano. Ogni essere umano è una finestra, un portale, da questo mondo verso l'infinito, e dall'infinito a questo mondo.Queste lezioni offrono gli strumenti più importanti di trasformazione umana, i mezzi per aprire il portale in voi. La decisione su quali pratiche eseguire è nelle vostre mani. E non è diversa dall'applicazione di qualsiasi forma di conoscenza. Sappiamo tutti come imparare ad applicare potenti tecnologie in maniera prudente e benefica - automobili, apparecchiature per la casa, la medicina moderna, l'elettricità, le informazioni illimitate di internet ... Siamo in grado di usare queste cose in modo efficace, entro un ragionevole periodo di apprendimento. Questo è un manuale di istruzioni in materia di pratiche avanzate di yoga. I praticanti saggi sapranno cosa fare con esso. Altri avranno necessità di incubare per un po', anche questo fa parte del processo di risveglio.La conoscenza è qui. Si consiglia di farla vostra. Ma non utilizzatela tutta insieme in una sola volta. Fate un passo alla volta. Sentitevi a vostro agio in una pratica, prima di aggiungere la successiva. Più ci evolviamo nella nostra pratica in una routine comoda, più facilmente potremo affrontare qualcosa di nuovo. Ci vuole tempo.Abbiamo già aggiunto la seduta a gambe incrociate alla nostra routine di meditazione. State facendo buoni progressi con questa? Stiamo per intraprendere una nuova tappa del viaggio - pranayama. Il pranayama si evolverà in una pratica complessa con effetti di vasta portata. Costruiremo tutto con passaggi semplici e logici. Anche così, se non siete uniformi nella vostra pratica di meditazione, e contemporaneamente cercate di mettervi nella posizione a gambe incrociate,  iniziare il pranayama sarà troppo per ora. Davvero troppo. Quindi attendete fino a quando le gambe incrociate e la meditazione siano stabili. Può essere che voi siate uno che salta le gambe incrociate del tutto. Va bene. Ancora, assicuratevi che la vostra meditazione sia confortevole e in una routine costante prima di iniziare il pranayama.Questo messaggio di procedere poco alla volta sarà ripetuto più e più volte, poichè noi, in poche pagine, incontreremo eoni di potenti conoscenze spirituali progettate per aprire le porte interiori.Il dilemma della messa in fase sarà risolto se si rispetta la potenza e la delicatezza di questa conoscenza, e si applicherà in modo responsabile nella vostra vita. Si consiglia di peccare per eccesso nel lato di instaurare una regolare pratica stabile. Considerate sempre la situazione con attenzione, prima di aggiungere una nuova pratica. Se si esagera e si sente instabilità, ritornate alla vostra ultima piattaforma stabile di pratica. Poi potrete riorganizzarvi e prendere il vostro tempo per considerare il modo migliore per andare avanti.La meditazione è la pratica di base. Solo con essa  si andrà lontano. Tutto il resto è stato progettato per migliorare il processo di meditazione, per migliorare il flusso di pura beatitudine della coscienza attraverso il corpo e nei dintorni. Se vi interessa solo la meditazione, ciò sarà sufficiente. Se siete interessati anche ad altro, qui ci sarà molto per voi. 
Il guru è in te. 

Nota: Per una discussione dettagliata sulla struttura e il ritmo della pratica spirituale auto-direttao, vedere AYP Eight Limbs of Yoga book, and AYP Plus.

giovedì 12 novembre 2015

Lezione 37 - Meditazione Domanda e Risposta – La meditazione di gruppo

Da: Yogani
Data: Martedi 9 Dicembre 2003 ore 13.26


Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"


D: Se riesco a trovare altri che utilizzano questa pratica, possiamo meditare insieme in gruppo? Ho sentito che ci sono vantaggi in tal senso.

R: Le meditazioni di gruppo sono una buona cosa. Ogni incontro che ha lo scopo di studiare e favorire percorsi di sviluppo spirituale può essere buono per voi. Ci saranno benefici significativi, se si riesce a comunicare regolarmente con altri che hanno interessi simili, in particolare nell'ispirarvi a proseguire nella tua pratica quotidiana. Non c'è dubbio che ispiri anche gli altri a praticare.

E' bene fare una meditazione di gruppo di una decina di minuti o giù di lì all'inizio o alla fine di una riunione. Potete organizzare il vostro gruppo di discussione, o si può essere un ospiti di qualcun altro. Indipendentemente da ciò, vi accorgerete che le meditazioni di gruppo hanno la loro qualità. Possono essere profonde e pervasive mentre le menti individuali si acquietano unendosi e rafforzandosi reciprocamente. Si tratta di un effetto notevole che si irradia verso l'esterno nell'ambiente circostante. Va bene se i membri del gruppo stanno eseguendo la stessa pratica, ma non è obbligatorio, purchè tutti agiscano silenziosamente nello stesso periodo di tempo. Le meditazioni di gruppo sono buone per i singoli meditatori ed edificanti per il mondo.

Alcune persone cercano "meditazioni guidate." Non troverete che questo stile di meditazione di gruppo sia compatibile con l'utilizzo del mantra, perché la vostra pratica vi condurra verso l'interno in modo rapido ed efficiente. Quando la meditazione diventerà abitudine, scenderete al vostro interno, non appena chiuderete gli occhi e una guida verbale di meditazione sarà controproducente per voi. Lo stesso vale per le meditazioni che utilizzano la musica, il canto, le percussioni, ecc. Tutte queste hanno un loro scopo e benefici, ma non sono compatibili con l'utilizzo del mantra verso l'interno in modo rapido per andare verso la pura beatitudine della coscienza. Questo non vuole dire che non sia possibile partecipare a meditazioni guidate, cantando, o qualsiasi altra cosa. Ma sarà una procedura nettamente diversa dalla vostra meditazione quotidiana con il mantra. Troverete le relazioni che sono appropriate per voi con i molti gruppi che sono disponibili. O forse inizierete il vostro gruppo orientato a questo approccio aperto alle pratiche yoga avanzate. Qualsiasi cosa funzioni per voi.

Gesù disse: "Perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro." Questa citazione non viene offerta da un punto di vista settario. Essa descrive un ben noto principio. Quando le persone si riuniscono per un fine spirituale, la coscienza viene stimolata e si espande. Questo accrescimento può essere vissuto come un silenzio più profondo ed una pervasiva beatitudine della coscienza. Questa esperienza si verifica in ogni fede e in ogni riunione dedicata ad un alto ideale spirituale, in ogni riunione di verità. L'esperienza di gruppo di un permeante silenzio di beatitudine della coscienza è portata al massimo grado durante la meditazione di gruppo dove più menti sono sistematicamente portate alla quiete.

Le meditazioni di gruppo non sono un sostituto delle meditazioni regolari due volte al giorno. La vostra pratica individuale è la vostra pratica primaria e dovrebbe sempre essere così. Questo mantiene il vostro destino spirituale nelle vostre mani, nella vostra pratica quotidiana, indipendentemente dalle altre circostanze. I gruppi vanno e vengono. Le meditazioni di gruppo possono essere una spinta meravigliosa, ma anch'esse vanno e vengono. Non fate affidamento su di loro come pratica fondamentale. Pensate ad esse come a un bonus. 

La vita esteriore è sempre in evoluzione. Assicuratevi che la vostra pratica quotidiana sia radicata come un aspetto interno della vostra vita, non soggetto ad essere assalito da eventi esterni. Abbiamo parlato di varie strategie per sostenere la pratica della meditazione quotidiana in situazioni non di routine. Mantenere la vostra regolarità nella pratica è molto importante mentre si viaggia lungo i sentieri della vita. In ultima analisi, qualunque cosa voi scegliete che sia la vostra pratica quotidiana, essa dovrebbe essere sacra. 

E 'il vostro percorso primario verso l'interno. Potete contare su di esso, perché vi siete impegnati a portarlo avanti ogni giorno senza tentennamenti. Tutto il resto cambia scenario, a volte ci ispira, in altri momenti ci ispira meno. Appoggiatevi a ciò che vi ispira, lasciate che accenda il fuoco del vostro desiderio di progredire, e lasciate che la vostra pratica quotidiana continui a fare il lavoro di costante purificazione interiore. Vi proporremo di considerare ulteriori pratiche supplementari. Potrete costruire la vostra routine quotidiana. Una routine quotidiana è la chiave. E 'la strada più sicura per l'illuminazione.

Esplorate gruppi e impegnatevi nella discussione in corso relativa alla trasformazione spirituale. Siete entrati in un nuovo regno di cittadinanza - cittadinanza spirituale. Portate la vostra pura beatitudine della coscienza ad ogni raduno e ad ogni meditazione di gruppo. E ricordate sempre che ogni giorno state costruendo la vostra casa sulla roccia della pura beatitudine della coscienza.


Il guru è in te.
 
Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book
e AYP Plus.  

venerdì 5 giugno 2015

Lezione 36 - Meditazione Domanda e Risposta - La quinta dimensione

Da: Yogani
Data: Martedi 9 Dicembre 2003 ore 11.12



Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Quando medito, mi sento come se andassi da qualche altra parte. E' molto piacevole, e sta cambiando la mia visione della vita. Dove sono quando medito? Che cosa è stato aggiunto a me?

 
R: Quando meditiamo permettiamo alla mente di portare con naturalezza la nostra consapevolezza dal regno familiare del tempo e dello spazio, al regno della pura beatitudine della coscienza. La coscienza non è né tempo né spazio.

Potremmo dire che consiste nella dimensione infinita sottostante il mondo che percepiamo tramite i nostri sensi fisici. Oltre a non avere confini, rappresenta un eterno "adesso".
La coscienza è un'altra dimensione oltre il tempo e lo spazio - potremmo chiamarla la quinta dimensione. Con la meditazione, stiamo gradualmente coniugando la quinta dimensione della coscienza con le quattro dimensioni del tempo e dello spazio, in modo che tutte cinque le dimensioni arrivino a coesistere insieme.
Il nostro sistema nervoso viene coltivato  gradualmente per darci l'esperienza di tutte le cinque dimensioni simultaneamente.
Ciò ha profonde implicazioni nella nostra vita di tutti i giorni. Prima di meditare, tutto ciò che abbiamo fatto è stato nel tempo e nello spazio. Tutta la nostra azione, la nostra soluzione dei problemi, è stata limitata a quattro dimensioni. Le opzioni che abbiamo visto dinanzi a noi erano sempre limitate dal tempo e dallo spazio. Con la meditazione, stiamo introducendo una dimensione ulteriore:  la coscienza. Ciò rappresenta una grande differenza. Ora vediamo le situazioni in modi che prima non potevamo vedere. Siamo in grado di influenzare il corso della vita secondo modalità alle quali prima non avevamo accesso. Immaginate di stare provando a risolvere un puzzle mentre siete sdraiati sul tavolo. Lo vedete in due dimensioni, sulla superficie piatta del tavolo. Per quanto proviate, i pezzi non si inseriranno. Poi una amica entra nella stanza e dice: "Prova questo." Prende due bordi del puzzle che si incastrano perfettamente insieme. Spostandoci nella terza dimensione, lo spazio sopra il tavolo, il puzzle è stato risolto facilmente. La vita è così.
La gestiamo solo nel tempo e nello spazio, quattro dimensioni, e spesso rappresenta un enigma irrisolvibile. Continuiamo a girare in tondo, senza mai riuscire completamente a ottenere i pezzi che si incastrano bene insieme.
Quando cominciamo a meditare, aggiungiamo una nuova dimensione, una nuova prospettiva. Poi i pezzi cominciano a combaciare e tutto comincia ad avere un senso. 
Il guru è in te.

 Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.  

domenica 17 maggio 2015

Lezione 35 - Meditazione Domanda e Risposta - Le pietre miliari dell'illuminazione

Da: Yogani
Data: Lunedi 8 Dicembre 2003 ore 15,39

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D:
Qual'è la destinazione finale della meditazione, come si evolveranno le esperienze lungo la strada, e quanto tempo ci vorrà per completare il viaggio?
 
R:
La destinazione finale è l'illuminazione. Che cosa è l'illuminazione? Uno stato di unione equilibrato tra le nostre due nature: la beatitudine pura della coscienza e il nostro coinvolgimento sensoriale su questa terra fisica. Questa è la definizione di yoga e la destinazione di ogni religione.

L'evoluzione delle esperienze è un percorso complesso e personale, ma ha un certo schema. Ci sono tre fasi identificabili:
 

Prima viene la crescita del silenzio tramite la meditazione regolare. E'anche vissuto come uno stato sempre più costante di pace, felicità e beatitudine. La maggior parte di tutto ciò, è vissuta come una stabilità interiore che non è scossa da qualsiasi esperienza esterna. Il silenzio interiore è la base per ulteriori esperienze, che sono facilitate da ulteriori pratiche yoga avanzate, che risvegliano il silenzio della beatitudine pura della coscienza, in uno stato dinamico nel nostro sistema nervoso. 

In secondo luogo arriva l'aumento di esperienza estatica nel corpo e dintorni. Proviene da un risveglio della forza vitale nel corpo e da un graduale perfezionamento della percezione sensoriale. Attraverso il pranayama (controllo del respiro) e di altri mezzi, la meditazione è migliorata in modo che i sensi si aprono in una direzione verso l'interno, che ci permette di percepire le energie estatiche che scorrono dentro e intorno a noi. Si potrebbe dire che il silenzio si muove dentro di noi, e questo crea un nuovo tipo di esperienza accattivante. Durante questa fase, l'apprezzamento per il flusso divino della vita è naturalmente intensificata, con conseguente aumento della voglia di entrare e fondersi con l'approfondirsi dell'esperienza sensoriale. Uno si arrende al processo mentre esso avanza, e ciò lo accellera. La seconda fase è come cadere in un abisso di estasi senza fine. Noi agiamo nel mondo con crescente gioia mentre la nostra attenzione viene assorbita nella sempre presente bellezza della vita in movimento, sotto la superficie di tutte le cose. Per noi, i confini si stanno dissolvendo.  
In terzo luogo, mentre la nostra attenzione viene a risiedere naturalmente nell'onnipresente, ondulato silenzio beato in tutte le cose, diventiamo la sempre presente armonia. Troviamo che il nostro sé è l'essenza di tutte le cose. Questa è l'esperienza di unità, unione, illuminazione. Il mondo non scompare. Diventa trasparente. I confini diventano come veli, che coprono sottilmente l'essenza della vita, che abbiamo imparato a conoscere come espressione della nostra natura. Possiamo ancora agire nel mondo? , ma le nostre motivazioni sono diverse rispetto a prima, quando potevamo solo vedere noi stessi come separati. Ora agiamo nell'interesse di un sé più ampio. In tal modo, può sembrare che siamo altruisti. La verità è che stiamo  sempre agendo per il nostro stesso interesse. Ma il nostro Se' è diventato universale, quindi il nostro interesse è per l'intera umanità, e per l'intera vita. 
  
Sin dall'inizio delle pratiche yoga avanzate (e forse anche prima), possiamo sperimentare sfumature di una qualsiasi di queste tre fasi, a seconda delle dinamiche del nostro processo unico di purificazione. Possiamo sperimentare elementi di tutte e tre le fasi contemporaneamente. Nel corso del tempo, arriviamo a riconoscere le esperienze rivelatrici come pietre miliari sulla strada verso l'illuminazione. Ci saranno molte più piccole pietre miliari che saranno discusse, mentre intraprenderemo ulteriori pratiche yoga avanzate. Le pietre miliari sono utili per farci andare avanti, per tenerci ispirati e regolari nelle nostre pratiche quotidiane. Le pietre miliari non sono così utili per proclamare: "Oggi sono qui, lungo la strada verso l'illuminazione." In effetti, potremmo ben trovarci lì, ma sarà solo significativo quando saremo passati di lì e la nostra esperienza sarà diventata permanente ed inosservata. Quando l'esperienza diventa naturale e normale diventa reale. E' la vita per come siamo fatti per viverla. Le pietre miliari si dissolveranno nel viaggio. L'illuminazione, in ultima analisi, non è tanto relativa alle pietre miliari. Si tratta di godere nel diventare quello che siamo sempre stati.  


Se avete compiuto quel viaggio in California di cui parlavamo prima, volete trascorrere il vostro tempo meravigliandovi di come ci siete arrivati? Probabilmente no. Molto meglio godere della bellezza della California. Tuttavia, è utile esaminare i particolari del lungo viaggio, a beneficio degli altri. Dopo tutto, proprio come noi, ognuno emana dalla stessa coscienza divina, quindi siamo naturalmente preoccupati che tutti possano avere un viaggio sicuro e veloce.

Gesù disse: "Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te." La verità è che tutti gli altri sono te. Quindi questo non è solo un buon consiglio morale, è un buon consiglio pratico. Sotto l'aspetto esperienziale, veniamo a sapere che gli altri sono il nostro sé, mentre le nostre porte interne sono aperte ai regni divini all'interno. 

Quanto dura il viaggio? Dipende soprattutto da noi - dalle nostre azioni passate che hanno prodotto le ostruzioni che sono alloggiate in profondità nel nostro sistema nervoso, e da ciò che facciamo da ora in poi. Non possiamo cambiare il passato. Ma possiamo fare molto nel presente, che sarà il nostro futuro. Nessun'altro può scegliere per noi. Se riprendiamo le pratiche yoga avanzate con devozione sincera, ci sarà una nuova direzione nella nostra vita. Una volta che ci siamo impegnati fermamente sul sentiero, è solo una questione di tempo. Poi vediamo che non è nemmeno tanto riguardo la destinazione finale. Si tratta di sperimentare sempre più la gioia ogni giorno, ogni mese, e ogni anno. Si tratta di un percorso di felicità, un percorso di piacere, mentre ci dispieghiamo all'interno. Proseguite e  cominciate oggi a godere del viaggio. Arriverete al termine,  passo dopo passo.

Il guru è in te. 


Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.   Per istruzioni dettagliate sulle pietre miliari dell'illuminazione, vedi AYP Eight Limbs of Yoga book.

Lezione 34 - Meditazione Domanda e Risposta - La meditazione ed i problemi del mondo

Da : Yogani
Data: Lunedi 8 Dicembre 2003 ore 10:52
 

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D:
Sicuramente ci devono essere cose più importanti a cui pensare che I AM. Ad esempio i problemi urgenti del mondo: il terrorismo e la guerra, la povertà, la fame? Non capisco. Sei sicuro che la meditazione non sia una fuga dalla realtà?

R:
Tenete presente che la meditazione non significa pensare I AM in modo casuale. Come è stato discusso in dettaglio, si tratta di una procedura precisa che ci porta al livello più profondo di pace e beatitudine in noi e porta queste qualità all'esterno nella nostra attività quotidiana. La meditazione non è una fuga dalla realtà. Piuttosto, è una preparazione per essa. Si potrebbe anche dire che la meditazione è una rivelatrice della realtà, perché quello che noi consideriamo essere la realtà è quasi interamente un prodotto della nostra percezione. In particolare, vediamo il bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto? 

Se vediamo il bicchiere mezzo pieno, c'è speranza. C'è energia illimitata per fare del bene, anche nelle circostanze  più scoraggianti. Vediamo modi affinchè le  cose migliorino, e lavoriamo per questo. Quando vediamo il bicchiere mezzo vuoto, c'è poca speranza, poca energia per lavorare per qualcosa di meglioC'è miseria, e diventiamo un peso per tutti intorno a noi. Diventiamo parte del problema, piuttosto che parte della soluzione. Quindi, se si scopre che la meditazione è fonte di pace, felicità interiore, ottimismo e forza nella vostra vita, allora questa è una formula per migliorare l'ambiente circostante e il mondo. 

I risultati della meditazione sono infettivi. Quando meditiamo, gli altri sono influenzati non solo dalle nostre azioni ispirate, ma anche dalla radiazione invisibile della pura beatitudine della coscienza che emana da noi. Siamo in grado di indurre pace e ottimismo negli altri, aprendoci all'infinito all'interno.

Gesù disse "Siete la luce del mondo".
 
Se milioni di persone meditassero ogni giorno, il mondo sarebbe illuminato. Ognuno di noi può fare la sua parte per fare emergere la luce divina in noi. Non è una fuga. È una responsabilità. Per diventare "di più" non si tratta solo di noi. (Nota del traduttore - in inglese: "To become more is not only about us"). Si tratta di tutti sulla terra.

Così meditate ogni giorno, e con tutto il cuore andate a fare il lavoro che sentite  essere il più importante nel vostro cuore. Possa il vostro bicchiere straripare per il bene del mondo.
 

Il guru è in te.


Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.