Da: Yogani
Data: venerdi 16 Dicembre 2003 11:04
Data: venerdi 16 Dicembre 2003 11:04
Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"
Nota: Per informazioni dettagliate sulla respirazione spinale, guardate AYP Spinal Breathing Pranayama book, e AYP Plus.
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D: Praticare il pranayama ha dei benefici pratici per la
salute? Sembra di si.
R: Sì. Come per la
meditazione, il pranayama promuove la purificazione nel sistema nervoso. Essendo un processo fisico, ha anche effetti diretti
nel corpo che possiamo facilmente notare con la progressione della nostra
pratica. Ha effetti positivi sui polmoni, sul cervello, sul sistema digestivo,
sul cuore e sugli organi riproduttivi, solo per citarne alcuni. Stabilizza
anche la mente e le emozioni. Mentre il prana
fluisce sempre di più nel corpo, un'energia lucida e palpabile si irradia dalla
pelle, creando un'aura di salute e di forza che può essere utile per gli altri.
Ma niente di
tutto ciò arriva in una notte o tramite pratiche irregolari di pranayama. Né viene da una pratica "allegra" dove nulla
viene praticato per giorni o settimane, e poi il pranayama viene effettuato impulsivamente
ed in eccesso per cercare di fare un grande passo in avanti tutto in una volta. Non funziona così. A questo proposito, il pranayama è come ogni altro tipo di cultura fisica. Una po’ di pratica due volte al giorno è ben superiore
a tanta pratica a giorni e settimane discontinue. Quest'ultima non è affatto
una cultura fisica né tantomeno yoga e può essere pericolosa per la salute.
Se hai
deciso di diventare un corridore delle lunghe distanze, inizieresti ad
esercitarti una volta alla settimana, o quando te la senti, cercando di correre
cinque o dieci miglia tutto in un una volta? Se lo avessi fatto, la tua carriera podistica sarebbe stata breve. Per avere la migliore probabilità di successo, avresti
dovuto percorrere distanze brevi quotidianamente e gradualmente portarti sino
alla distanza target nel corso di un lungo periodo di tempo. La cultura fisica richiede una pratica regolare e
misurata. Questo è la maniera in cui si
allenano gli atleti seri.
La pratica
spirituale è come l'atletica in quanto stiamo gradualmente allenando il nostro
corpo e il sistema nervoso a condurre e irradiare un livello notevolmente
aumentato di beatitudine pura della coscienza. Si tratta di una grande impresa che può essere realizzata attraverso molti
piccoli passi quotidiani in un lungo periodo di tempo. I vantaggi di un tale approccio sono cumulativi e
notevoli lungo il percorso. Le pratiche
yoga avanzate promuovono la purificazione e l'equilibrio profondo nel sistema
nervoso e alcuni risultati saranno notati quasi subito dopo l’inizio della
pratica. Uno dei benefici che si possono
notare è un miglioramento della salute. Quindi, sì, il pranayama continua la tendenza verso una buona salute che
abbiamo cominciato quando abbiamo iniziato a meditare.
Dovrebbe
essere sottolineato che il pranayama non è una cura miracolosa che
immediatamente eliminerà i risultati di anni di vita non salutare. Infatti, se una vita sbilanciata ha gravemente
compromesso la salute, potrebbe non essere possibile intraprendere
immediatamente il pranayama. Un certo
livello di salute, in particolare del sistema respiratorio, è necessario per
intraprendere il pranayama. Nel
pranayama non dobbiamo mai sforzarci oltre la nostra capacità fisica. La nostra pratica dovrebbe essere adeguata al livello
delle nostre capacità. Se siamo deboli, il pranayama
dovrebbe essere effettuato al minimo o non praticato del tutto. Se siamo forti, possiamo fare di più. Valutate sempre con attenzione prima di impegnarvi a qualsiasi
livello nella pratica del pranayama. La meditazione può essere praticata da quasi chiunque, in qualunque
situazione sanitaria senza chiedere oneri supplementari al corpo. Il Pranayama
è diverso. Richiede un certo livello minimo di
salute per poterlo praticare in modo sicuro ed efficace. Siate consapevoli di ciò e valutate sempre la vostra
pratica del pranayama sulla base della vostra condizione fisica attuale, in
modo da non mettere un onere eccessivo sul tuo corpo. Ad esempio, mentre la meditazione può essere utile durante
la malattia, il pranayama non lo è, soprattutto se si soffre di una malattia
respiratoria. Quando i polmoni sono malati, non affaticarli.
E non andremmo nemmeno a correre un miglio se siamo malati.
Se metterai
insieme alla tua pratica di pranayama il vecchio buon senso, otterrai molti vantaggi,
tra cui una migliore salute.
Il guru è in te.