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lunedì 4 settembre 2017

Lezione 48: Pranayama e salute

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Da: Yogani 
Data: venerdi 16 Dicembre 2003 11:04 
Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?
Nota: Per informazioni dettagliate sulla respirazione spinale, guardate AYP Spinal Breathing Pranayama book, e AYP Plus.  


D: Praticare il pranayama ha dei benefici pratici per la salute? Sembra di si.

R: Sì. Come per la meditazione, il pranayama promuove la purificazione nel sistema nervoso. Essendo un processo fisico, ha anche effetti diretti nel corpo che possiamo facilmente notare con la progressione della nostra pratica. Ha effetti positivi sui polmoni, sul cervello, sul sistema digestivo, sul cuore e sugli organi riproduttivi, solo per citarne alcuni. Stabilizza anche la mente e le emozioni. Mentre il prana fluisce sempre di più nel corpo, un'energia lucida e palpabile si irradia dalla pelle, creando un'aura di salute e di forza che può essere utile per gli altri.
Ma niente di tutto ciò arriva in una notte o tramite pratiche irregolari di pranayama. Né viene da una pratica "allegra" dove nulla viene praticato per giorni o settimane, e poi il pranayama viene effettuato impulsivamente ed in eccesso per cercare di fare un grande passo in avanti tutto in una volta. Non funziona così. A questo proposito, il pranayama è come ogni altro tipo di cultura fisica. Una po’ di pratica due volte al giorno è ben superiore a tanta pratica a giorni e settimane discontinue. Quest'ultima non è affatto una cultura fisica né tantomeno yoga e può essere pericolosa per la salute.
Se hai deciso di diventare un corridore delle lunghe distanze, inizieresti ad esercitarti una volta alla settimana, o quando te la senti, cercando di correre cinque o dieci miglia tutto in un una volta? Se lo avessi fatto, la tua carriera podistica  sarebbe stata breve. Per avere la migliore probabilità di successo, avresti dovuto percorrere distanze brevi quotidianamente e gradualmente portarti sino alla distanza target nel corso di un lungo periodo di tempo. La cultura fisica richiede una pratica regolare e misurata. Questo è la maniera in cui si allenano gli atleti seri.
La pratica spirituale è come l'atletica in quanto stiamo gradualmente allenando il nostro corpo e il sistema nervoso a condurre e irradiare un livello notevolmente aumentato di beatitudine pura della coscienza. Si tratta di una grande impresa che può essere realizzata attraverso molti piccoli passi quotidiani in un lungo periodo di tempo. I vantaggi di un tale approccio sono cumulativi e notevoli lungo il percorso. Le pratiche yoga avanzate promuovono la purificazione e l'equilibrio profondo nel sistema nervoso e alcuni risultati saranno notati quasi subito dopo l’inizio della pratica. Uno dei benefici che si possono notare è un miglioramento della salute. Quindi, sì, il pranayama continua la tendenza verso una buona salute che abbiamo cominciato quando abbiamo iniziato a meditare.
Dovrebbe essere sottolineato che il pranayama non è una cura miracolosa che immediatamente eliminerà i risultati di anni di vita non salutare. Infatti, se una vita sbilanciata ha gravemente compromesso la salute, potrebbe non essere possibile intraprendere immediatamente il pranayama. Un certo livello di salute, in particolare del sistema respiratorio, è necessario per intraprendere il pranayama. Nel pranayama non dobbiamo mai sforzarci oltre la nostra capacità fisica. La nostra pratica dovrebbe essere adeguata al livello delle nostre capacità. Se siamo deboli, il pranayama dovrebbe essere effettuato al minimo o non praticato del tutto. Se siamo forti, possiamo fare di più. Valutate sempre con attenzione prima di impegnarvi a qualsiasi livello nella pratica del pranayama. La meditazione può essere praticata da quasi chiunque, in qualunque situazione sanitaria senza chiedere oneri supplementari al corpo. Il Pranayama è diverso. Richiede un certo livello minimo di salute per poterlo praticare in modo sicuro ed efficace. Siate consapevoli di ciò e valutate sempre la vostra pratica del pranayama sulla base della vostra condizione fisica attuale, in modo da non mettere un onere eccessivo sul tuo corpo. Ad esempio, mentre la meditazione può essere utile durante la malattia, il pranayama non lo è, soprattutto se si soffre di una malattia respiratoria. Quando i polmoni sono malati, non affaticarli. E non andremmo nemmeno a correre un miglio se siamo malati.
Se metterai insieme alla tua pratica di pranayama il vecchio buon senso, otterrai molti vantaggi, tra cui una migliore salute.

Il guru è in te.