Le lezioni in lingua originale sono disponibili al seguente link:
http://www.aypsite.org/MainDirectory.html

domenica 14 settembre 2014

Lezione 27 - Meditazione: Domanda e Risposta - Localizzazione del mantra durante la meditazione

Da: Yogani
Data: Mercoledi 3 Dicembre 2003 ore 00:08

Nuovi Visitatori: si raccomanda che leggiate dal principio, in quanto le lezioni precedenti sono un requisito indispensabile per questa. La prima lezione è "Perchè questa discussione?"

D: Devo pensare al mantra in posti specifici nel corpo? Talvolta gravita all'interno di alcune ubicazioni fisiche  dentro di me.

R: No, deliberatamente non localizziamo il mantra fisicamente. Questa è una domanda sottile, perché il mantra possiede una qualità liberatoria che risveglia il sistema nervoso secondo determinate modalità che sono state  discusse, quando è stata  posta la domanda relativamente alla qualità vibratoria del mantra. Così potrebbe essere sperimentato in qualche punto o in un altro, come hai detto. Ma non lo favoriamo. Continuiamo sempre con la semplice procedura di utilizzare il mantra.
Nei suoi ambiti più sottili, il sistema nervoso è come un diapason, piuttosto come una moltitudine di diapason, con solo alcuni diapason che armonizzano le vibrazioni di tutti gli altri. Il mantra risuona con questi pochi diapason principali. Successivamente intensificheremo il mantra per allargare l'influenza di questo effetto diapason. Il risultato sarà di ottenere un  silenzio interiore più ampio, profondo, inamovibile che sarà sperimentato come pura coscienza  di beatitudine che salirà dentro di noi. Va bene se capita  di localizzare il mantra in posti  specifici. Non ci opponiamo e nemmeno lo incoraggiamo. Proprio come consentiamo al mantra di sistemarsi a livelli di sempre maggiore tranquillità, allo stesso modo lasciamo che si esprima ovunque nel corpo con naturalezza. E va bene anche se non si presenta in posti specifici. Non sono localizzazioni fisiche. Il mantra risuona con naturalezza secondo  il complesso  processo di purificazione che avviene dentro di noi mentre meditiamo. Tutto quello che dobbiamo fare è di seguire la semplice procedura di pensare al mantra con semplicità, e  richiamarlo nuovamente alla mente quando ci rendiamo conto di non pensarlo più.
Un'altra ragione per la quale questa domanda relativa alla ubicazione del mantra è sottile, è che presto parleremo del pranayama e replicheremo una forma  di respirazione avanzata prima di ogni sessione di meditazione. Ciò comporterà il movimento dell'attenzione in un modo specifico attraverso il corpo fisico, in concerto con il respiro. Utilizzeremo due pratiche in successione: pranayama e meditazione. Ognuna delle due è diversa dall'altra nella procedura. Come vedrete, si complementeranno reciprocamente in maniera significativa. Ciò sarà l'inizio di una integrazione fondamentale  di pratiche avanzate di yoga. Ogni parte sarà effettuata in maniera indipendente. E quando questi due metodi saranno effettuati in successione, inizierà  ad avvenire una integrazione dentro di noi. L'intero sarà più grande della somma delle parti.  Invece di utilizzare un sentiero naturale al divino dentro di noi (la mente), ne adotteremo due (aggiungendo il respiro). Insieme queste modalità trasformeranno il sistema nervoso ad una velocità maggiore. Ciò si rifletterà in una maggiore purificazione con le esperienze correlate ad essa. Questo processo di integrazione delle pratiche si espanderà gradualmente, fino ad abbracciare più pienamente tutti i sentieri naturali che ci conducono all'interno tramite noi. Ciò ci porta ad esprimere in modi sempre più dinamici una pura coscienza di beatitudine. Questa integrazione di pratiche èun processo sottile, simile a suonare uno strumento musicale. Dobbiamo essere in grado di fare una cosa alla volta e fare una cosa diversa in un altro momento. Con un po' di pratica, faremo molte cose diverse allo stesso tempo. Fa tutto parte di un rivelarsi spontaneo dentro di noi e le stesse pratiche diventeranno naturali ed automatiche nel tempo. I risultati che sperimenterete non possono essere descritti  a parole, tranne forse con la poesia. Dovete recarvi là e sperimentare voi stessi. E' la vera "frontiera finale". E' il cosmo glorioso, e voi siete il portone.

Il guru è in te.
  
Nota: Per istruzioni dettagliate sulla meditazione profonda, vedi AYP Deep Meditation book.

Link all'indice delle lezioni